Marcello: un anno di cambiamento che vale una vita intera.

“Spesso quando incontravo gli idioti che correvano, perché così amavo definirli, mi domandavo dove trovassero lo stimolo per affrontare una simile fatica affrontando, a volte, anche condizioni meteo poco favorevoli.

Li guardavo con sufficienza, con la mia sigaretta accesa bene in vista, e loro mi rispondevano sorridendo, con un sorriso che lasciava trasparire il loro sentirsi “diversi”.

Il destino volle, causa un infarto, che iniziassi a dedicare più tempo a me stesso.

Smisi di fumare, iniziai a frequentare la palestra(problemi alla lombare), indossai il mio primo paio di scarpe da corsa e, col tempo, lasciai il tapis roulant per la strada.

La novità ebbe, da subito, un effetto inebriante. Mi sentivo rigenerato. Ma non riuscivo ad essere costante, ogni scusa era buona per non correre. Il vento, la pioggerellina, il caldo torrido siciliano…

Tutto faceva brodo per rimandare.

Sul finire dello scorso anno scopro per caso RUN TO FEEL BETTER, un progetto ideato e fortemente voluto da Michele Stefani in Biella, giunto alla sua 2 Edizione, che si pone l’intento di fare correre una maratona anche a chi non ha mai corso prima, nel lasso di tempo di un anno.

Altro obiettivo, non meno importante, riuscire nell’intento di convincere quante più persone possibile ad abbandonare il loro stile di vita sedentario per una vita più attiva, più salutare.

Incuriosito, invio la mia candidatura al progetto e nel mese di dicembre, con somma sorpresa, vengo contattato a mezzo e-mail dallo Staff dove mi si comunica che sono stato selezionato per il gruppo EXT, dove EXT sta per “candidati che verranno seguiti virtualmente” considerata la distanza (Catania).

Gruppo che nasce per la prima volta nel progetto e che rappresenta una nuova sfida per lo Staff.

Col passare dei giorni, iniziano i primi contatti anche con gli altri appartenenti al gruppo, tutti sparsi per l’Italia con un’eccezione in Francia. Malgrado la distanza si familiarizza subito. Iniziano i primi video-tutorial, i primi test, i primi allenamenti programmati.

Iniziare nuovamente a correre all’aria aperta aveva acceso nuovi stimoli, nuove motivazioni. Il mio peso iniziava a scendere ed il cuore ringraziava.

Giorno dopo giorno, superando le difficoltà iniziali, tra una sessione di plank e di “core”, tra una ripetuta ed un fartlek, tra uno stiramento ed una fascite, mi sentivo pronto ad affrontare la sfida che mi ero proposto in virtù di quell’osmosi affettiva, di amicizia, di fratellanza che si era creata con i ragazzi del gruppo e con tutti gli appartenenti al progetto, conosciuti nel corso della bellissima esperienza del RTFB DAY, in giugno, dove correvo per la mia prima volta la distanza di una Half Marathon (21km).

Oggi, posso dire che RUN TO FEEL BETTER ha cambiato in meglio la mia vita, il mio carattere, il mio tempo. Mi ha fatto conoscere persone speciali, dallo Staff a tutti i runners che hanno preso parte al progetto.

Questo è il vero spirito RUN TO FEEL BETTER.

P.S.: il 29 settembre u.s., a 56anni e con il mio passato da cardiopatico, anticipando di due mesi i ragazzi che hanno deciso di sfidarsi nelle maratone di New York e Verona, grazie al progetto RTFB, ho corso e finito la mia prima maratona, quella di Berlino.

Marcello

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