Una delle domande che mi sento più spesso rivolgere nel mio quotidiano lavoro di fisioterapista sportivo è quale sia la scarpa più adatta per correre, puntualmente seguita dalla richiesta di una calzatura in grado di proteggere dagli infortuni e consentire un abbassamento dei tempi…
E la mia risposta è quasi sempre la stessa…
Il primo passo consiste sempre nel conoscere le caratteristiche delle scarpe che si sta indossando, per poter capire se facciano al caso proprio.
La scarpa è uno strumento fondamentale che ci accompagna durante le nostre uscite, le teniamo ai piedi per moltissime ore e di fatto sono parte attiva dell’essere runner…
È quindi imprescindibile una loro profonda conoscenza, che ci permetta tra l’altro anche di prendercene cura proprio come facciamo, o come dovremmo fare, con le nostre gambe.
Ed è pensando a questa filosofia che oggi vi vorrei parlare delle caratteristiche tecniche dell’ultimo modello presentato da ADIDAS, le Ultraboost 21.
La serie Ultraboost si è sempre contradistinta per alcuni importanti tratti:
- Ammortizzazione
- Comodità
- Sfruttamento del ritorno di energia fornito dalla suola in Boost.
Si tratta di scarpe che storicamente si adattano ai runner che alla ricerca di un buon compromesso tra reattività e comodità, in modo da adattarsi al fondo lungo ma allo stesso tempo capace di garantire quella sensazione di spinta tipica della suola Boost.
Con il modello Ultraboost 21, Adidas si è spinta oltre ed ha proposto diverse modifiche in grado di esaltare ulteriormente questi due aspetti tanto ambivalenti quanto peculiari, ma potremmo sostanzialmente riassumerle in 3 punti chiave:
- Sostegno e comfort
- Reattività
- Sostenibilità
Sostegno e comfort
La scarpa si presenta con un drop di 10 mm, un peso di 340 g e un sostegno dell’arco plantare di tipo neutro.
Rispetto al modello precedente, le Ultraboost 21 beneficiano di una talloniera più ampia e accogliente, allo scopo di rendere la calzata particolarmente comoda.
È stato aggiunto un 6% di Boost in più, il che rende la scarpa tanto confortevole quanto reattiva; questa tecnologia nasce 2013 per prendere il posto dell’interscuola in EVA e sostanzialmente si tratta di una intersuola composta da migliaia di particelle espanse che, andando a formare minuscole sacche d’aria, consentono di esaltare il ritorno di energia durante la fase di spinta.
Reattività
La grande rivoluzione Adidas l’ha tuttavia introdotta all’interno dell’interscuola attraverso il cosiddetto Adidas LEP (Liner Energy Push); è stata in pratica inserita una piastra in materiale termoplastico con la funzione di garantire maggiore rigidità nella parte anteriore della scarpa e creare così una maggiore fase di spinta. Grazie a questa tecnologia proprietaria le Adidas Ultraboost 21 ambiscono ad essere scarpe adatte sia per uscite lente sia per quelle con una buona reattività .
Sostenibilità
La tomaia contiente Primeblue, un materiale realizzato con plastica riciclata raccolta dall’oceano.
La sostenibilità ed un rispetto proattivo dell’ambiente in cui pratichiamo lo sport che amiamo sono due punti fermi dei nostri Run To Feel Better; se quando acquistiamo un paio di scarpe ci soffermiamo, giustamente, sulle caratteristiche tecniche, è ormai doveroso prestare la stessa attenzione anche nel valutare l’impatto ambientale delle calzature, fornendo sostegno e priorità alle aziende che condividono gli stessi valori. Adidas lo sta facendo dal 2015, aderendo al progetto Parley Ocena Plastica.
In conclusione
Adidas Ultraboost 21 ha introdotto diverse novità rispetto al modello precedente:
- 6% di boost in più, per offrire un maggior comfort e allo stesso tempo un maggior ritorno di energia.
- Nuova tecnologia LEP, per aumentare la rigidità anteriore della scarpa e godere di una maggiore reattività.
- Maggiore comfort grazie ad una tomaia più larga.
- Utilizzo di materiali riciclati.
Le adidas Ultraboost 21 le trovi sullo store ufficiale adidas a un prezzo consigliato di 180 euro.
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